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Show must go on

Martina Zanghì

È un’opera autobiografica, con riferimenti pop uniti a simbolismi strettamente legati alla vita dell’artista, con i quali chiunque può interfacciarsi e ripercorrere il proprio palcoscenico di vita. Un palcoscenico teatrale con maschere e personaggi nascosti.
Il volto, quello dell’artista, fissa l’osservatore e lo invita a guardare la scena della sua vita con aria stanca e distaccata. Intorno a lei succede di tutto, e nonostante ciò, lo show deve procedere.
Mentre tutto intorno a lei prende vita ed è in movimento, le decorazioni in perla fungono da “sostegno” e danno eleganza e staticità, oltre a rappresentare i gioielli e gli averi che le nonne donano alle proprie nipoti e figlie.
La maggior parte degli elementi che riempiono la scena sono simboli o rappresentazioni di qualcuno o qualcosa che ha lasciato un sentimento indelebile nell’ inconscio dell’artista.

L’uomo in frac sta uscendo letteralmente dal palcoscenico della vita dell’artista. Oltre qualche ruga e dei capelli grigi il viso dell’anziano non ha tratti definiti, è vestito elegantemente con degli accessori (il cilindro, il papillon di seta, i diamanti) ripresi dal testo della canzone “l’uomo in frack” di D. Modugno. L’anziano non tocca terra; è la rappresentazione del nonno dell’artista, ormai scomparso, grazie al quale ha scoperto e coltivato la passione per la musica italiana.

La rana nel bicchiere è  la raffigurazione visiva dell’espressione ‘ingoiare il rospo’ ma allo stesso tempo il riassunto immaginario della fiaba ‘la principessa e il ranocchio’. Il dualismo amoroso tra il dover affrontare tanti compromessi e l’immaginario fiabesco nel primo periodo dell’infatuazione.

Il cane, anch’esso come l’uomo in frac, esce dal palcoscenico, sospeso in aria. Si tratta di Lola, un omaggio al Cavalier King che ha accompagnato l’artista per 8 anni della sua vita e che ha lasciato un vuoto difficile da colmare.

Le calle rappresentano i genitori e le due nonne dell’artista.

L’Alstroemeria rappresenta il bene di un’amicizia, sostegno e compassione. Simboleggia le figure che non fanno parte del suo nucleo familiare, ma che per lei sono come una famiglia.

L’ichthys (o Jesus Fish) rappresenta la spiritualità dell’artista. Il cristianesimo viene fuso con un concetto di fiducia universale e con una fede quasi scientifica. Un mix tra conoscenze empiriche della religione cristiana e curiosità verso l’astronomia e la scienza che riguarda l’universo.

La porta scura (in basso e semi nascosta): ha due rullini fotografici analogici a formare una sorta di ‘X’ e la scritta ‘Memorie’, a indicare che la maggior parte dei suoi ricordi, belli o brutti che siano, rimangono dimenticati lì: i ricordi difficili a cui accedere, che creano da sempre delle piccole difficoltà quotidiane.